Zerinol Gola Menta
Codice: 036088122
Denominazione
ZERINOL GOLA MENTA 20 MG PASTIGLIE
Principi attivi
Ambroxolo cloridrato.
Eccipienti
Aroma menta (gomma arabica, olio di menta cinese, maltodestrine, lattosio-monoidrato), sorbitolo (E420), saccarina sodica, macrogol 6000, talco.
Categoria farmacoterapeutica
Preparati per il cavo faringeo (anestetici locali).
Indicazioni
Trattamento sintomatico del dolore acuto nel mal di gola.
Controindicazioni/eff.secondar
Ipersensibilita’ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. I pazienti con intolleranza al fruttosio non devono assumere le pastiglie, poiche’ queste contengono quantita’ significative di sorbitolo.
Posologia
Adulti e bambini sopra i 12 anni: fino a 6 pastiglie al giorno, da sciogliere in bocca. Non deve essere usato per piu’ di 3 giorni. Nel caso persistano sintomi o febbre alta, il paziente deve consultare un medico. Popolazione pediatrica: il farmaco non deve essere usato nei bambini di eta’ inferiore a 12 anni. Modo di somministrazione: per mucosa orale.
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore a 30 gradi C.
Avvertenze
Sono stati segnalati casi di reazioni cutanee gravi quali eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson (SJS)/necrolisi epidermica tossica (TEN) e pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP) associati alla somministrazione di ambroxolo cloridrato. Se sono presenti sintomi o segni di rash cutaneo progressivo (talvolta associato a vesciche o lesioni della mucosa), il trattamento con ambroxolo cloridrato deve essere interrotto immediatamente e deve essere consultato un medico. Episodi di dispnea si possono verificare in un contesto di malattia latente (come per esempio la gola gonfia). Anche reazioni allergiche locali possono anche essere causa di dispnea. Le proprieta’ anestetiche locali di ambroxolo possono alterare la percezione sensoriale a livello dello spazio faringeo. Il prodotto non e’ adatto per il trattamento delle ulcere del cavo orale. In questi casi rivolgersi al medico. In caso di funzionalita’ renale compromessa o di grave epatopatia, puo’ essere utilizzato solo dopo aver consultato il medico. Come per ogni medicinale con metabolismo epatico seguito da eliminazione renale, in caso di insufficienza renale grave, puo’ verificarsi l’accumulo di metaboliti di ambroxolo nel fegato. Questo medicinale contiene 8,2 g di sorbitolo per dose massima giornaliera raccomandata (1,37 g per pastiglia). I pazienti con rara condizione ereditaria di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale. Una pastiglia contiene meno di 1 mg di lattosio. Tale dose non provoca normalmente disturbi in soggetti intolleranti al lattosio. Tuttavia i pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficienza di lattasi o con problemi di malassorbimento di glucosio/galattosio, devono usare le pastiglie con cautela. Popolazione pediatrica: non deve essere usato in bambini di eta’ inferiore a 12 anni.
Interazioni
Non e’ stata osservata alcuna interazione sfavorevole clinicamente rilevante con altri farmaci.
Effetti indesiderati
Frequenza stimata sulla base dei dati clinici disponibili: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100 e < 1/10), non comune (>= 1/1.000 e < 1/100), raro (>= 1/10.000 e < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (non puo’ essere definita sulla base dei dati disponibili). Queste reazioni avverse non sono state osservate nel corso di studi clinici condotti, ma solamente identificate come casi segnalati durante l’osservazione post-marketing. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni di ipersensibilita’; non nota: reazioni anafilattiche, tra cui shock anafilattico, angioedema e prurito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: rash, orticaria; non nota: reazioni avverse cutanee gravi (tra cui eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson/necrolisi epidermica tossica e pustolosi esantematica acuta generalizzata). Come generalmente si osserva per le allergie, la gravita’ delle reazioni allergiche puo’ aumentare se il paziente assume nuovamente la stessa sostanza. Patologie del sistema nervoso. Comune: disgeusia (p.es. gusto alterato). Patologie gastrointestinali e patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: ipoestesia del cavo orale e della faringe, nausea; non comune: diarrea, dolore dei quadranti superiori dell’addome, dispepsia, secchezza della bocca. Non nota: vomito, gola secca. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale e’ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Gravidanza e allattamento
Ambroxolo cloridrato attraversa la barriera placentare. Studi preclinici non hanno dimostrato alcun effetto nocivo diretto o indiretto sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale/fetale, sul parto o sulla crescita postnatale. Una vasta esperienza clinica dopo la ventottesima settimana di gravidanza, non ha evidenziato la comparsa di effetti dannosi sul feto. Nonostante cio’, devono essere adottate le normali precauzioni sull’assunzione di medicinali in gravidanza. Specialmente durante il primo trimestre, l’uso delle pastiglie non e’ consigliato. Ambroxolo cloridrato viene escreto nel latte materno. Anche se non sono attesi effetti indesiderati sui lattanti, l’uso delle pastiglie non e’ consigliato durante l’allattamento. Studi preclinici non indicano effetti nocivi diretti o indiretti riguardanti la fertilita’.
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